Sfera sessuologica e dolore pelvico cronico

Quali sono le disfunzioni della sfera sessuologica

Le disfunzioni sessuali sono un gruppo eterogeneo e molto ampio di disturbi, che riguardano sia maschi che femmine.
Spesso poco dichiarati dai pazienti per pudore, ma fortemente impattanti per la vita di chi ne è affetto.
Da affrontarsi preferibilmente in equipe proprio a fronte dei molteplici aspetti che riguardano (psicologico, organico, ormonale, vascolare, neurologico, farmacologico, chirurgico, muscolare ).
Per quello che concerne il sesso femminile, sono quasi sempre legati al dolore.
In generale dal punto di vista della riabilitazione del pavimento pelvico possono essere trattati:

DISFUNZIONE ERETTILE: definita come l’incapacità a raggiungere e mantenere una erezione soddisfacente che consenta di avere un rapporto sessuale completo
DISFUNZIONE DA EIACULAZIONE PRECOCE: quando l’eiaculazione si verifica prima di quanto si desidera, frequentemente alla penetrazione o comunque entro 1 minuto da essa
DISFUNZIONE DA EIACULAZIONE RITARDATA/ANORGASMIA FEMMINILE: definita come marcato ritardo, infrequenza o assenza dell’eiaculazione, per ciò che riguarda il maschio e marcato ritardo, infrequenza e intensità molto ridotta per quello che riguarda l’orgasmo della donna.

Tipologia di dolori pelvici

Tra le disfunzioni sessuali rientrano anche quelle che danno sintomatologia dolorosa, DISPAREUNIA (dolore ai rapporti sessuali) che rientrano a loro volta nel quadro nettamente più ampio del DOLORE PELVICO CRONICO.

DOLORE PELVICO CRONICO: si definisce tale un insieme di sintomi sessuologici, urologici, colonproctologici, di cui il principale è il dolore, presenti da almeno 6 mesi, localizzati in sede pelvico-perineale e che si irradiano agli inguini, alla zona del sacro-coccige, alla lombare, alla regione sovrapubica e alla radice delle cosce.
Le cause scatenanti sono spesso da ricercare lontano nel tempo: una vecchia caduta sul coccige, interventi chirurgici della zona addomino-pelvica, infezioni ricorrenti e trattate con terapia antibiotica come quelle da candida, ma anche un’attività sportiva intensa, lo stress e non per ultima la postura.
Quale che sia la causa è sempre presente un ipertono involontario della muscolatura del pavimento pelvico (elevatore dell’ano, piriforme, otturatori) che coinvolge le terminazioni nervose che passano tra di essa, intrappolandole e provocando così la NEUROPATIA DEL PUDENDO e nel sesso femminile anche la VULVODINIA e la VESTIBULODINIA.

VULVODINIA (sintomi che si estendono a tutta la vulva) e VESTIBULODINIA (sintomi che si localizzano solo al vestibolo vaginale): disagio riferito dalla maggior parte delle pazienti come dolore urente (bruciore), punture di spillo, scariche elettriche, sensazione di peso al basso ventre, dolore trafittivo (coltellate) che può essere spontaneo o provocato (penetrazione, abiti stretti, posizione seduta, assorbenti…)

In tutti i casi, oltre al dolore e ai sintomi di natura sessuologica, già visti, possono coesistere sintomi di natura urologica (esitazione minzionale, intermittenza, sensazione di incompleto svuotamento, pollachiuria (urinare molto frequentemente, di giorno) nicturia (urinare frequentemente, di notte), stranguria (dolore alla minzione) e sintomi di natura colon-proctologica (colon irritabile, difficoltà defecatoria, sensazione di incompleto svuotamento, dolore post defecazione).
La riabilitazione del pavimento pelvico, insegnando la presa di coscienza della muscolatura volontaria e lavorando sulla sua elasticità, può aiutare a risolvere l’ipertono, o l’ipotono, che sottendono a tutti i disagi di cui sopra.

Altri sintomi